LESIONE MUSCOLARE

Lesione muscolare

 

Se parliamo di lesione muscolare dobbiamo distinguerle in:

 

  • Contrattura
  • Stiramento
  • Strappo di I° grado
  • Strappo di II° grado
  • Strappo di III° grado

 

Lo strappo muscolare può essere molto doloroso in quanto determina una vera e propria rottura delle fibre muscolari.

Si può verificare nei casi in cui:

  1. potente contrazione
  2. eccessivo allungamento del muscolo

 

Ogni muscolo può essere soggetto a lesione ma è tipico principalmente dei muscoli degli arti inferiori e superiori.

Cause

 

La causa principale di questa problematica è un uso del muscolo oltre le sue possibilità ma possiamo riportare anche altre cause come:

 

  • Movimenti bruschi e violenti.
  • Postura scorretta.
  • Mancanza della fase di riscaldamento prima dell’attività fisica oppure di streching dopo l’attività,
  • Azione sbagliata durante attività fisica (salto, perdita di equilibrio, lancio).
  • Preparazione fisica non sufficiente e idonea (età, tonicità muscolare, problemi articolari, squilibri posturali e muscolari).
  • Condizioni ambientali sfavorevoli (sbalzi di temperatura, umidità).
  • Scarsa flessibilità.
  • Abbigliamento e calzature non adatte.
  • Mancanza di coordinazione.

 

Nei sport come corsa, danza, tennis, golf, sono più comuni.

Sintomi

 

In caso di lesioni possiamo avvertire:

  1. dolore acuto e improvviso che peggiora alla contrazione del muscolo,
  2. gonfiore, lividi, arrossamento,
  3. impossibilità di usare il muscolo,
  4. perdita di forza.

Fisioterapia

 

In caso di sospetta lesione sarà necessario effettuare un’ecografia o esame diagnostico che rilevi l’entità della lesione o il tipo di problematica associato al dolore.

Dopo di ché è necessario effettuare una visita specialistica e una valutazione fisioterapica in modo tale da poter agire tempestivamente.

 

Generalmente la lesione muscolare è caratterizzata da 3 fasi:

  1. PRIMA FASE: METODO P.R.I.C.E: ovvero: protezione, riposo, ghiaccio, compressione elevazione;
  2. SECONDA FASE: Una volta superata la fase 1 (acuta) si procede con pratiche riabilitative e terapie fisiche e strumentali necessarie per riportare il paziente in uno stato di benessere fisico.
  3. MANTENIMENTO

 

Il fisioterapista può avvalersi delle seguenti pratiche riabilitative:

 

  1. rinforzi specifici non solo nella parte localizzata ma anche dei muscoli profondi ad esso collegati (come la schiena e l’addome)
  2. terapie strumentali come tecarterapia, laserterapia, magnetoterapia, ultrasuoni, onde d’urto.

 

Uno stato di salute in cui non vi è più dolore non è un indicatore che il soggetto è pronto per ritornare all’attività sportiva: è per questo che nella nostra clinica del Runner diamo molta importanza alla fase di mantenimento in quanto ci permette di:

  • poter dare le corrette indicazioni e accorgimenti utili al paziente,
  • stabilizzare i sintomi,
  • evitare recidive.

 

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